La Storia di Stefano Scola: dal Glioblastoma al Savantismo

25 Gennaio 2020 5 di Roberto Pugliese

Sono contento di iniziare l’anno con un messaggio di speranza perchè questa storia ha un qualcosa di veramente incredibile.

Stefano è un’agente di commercio di Bolzano. Una vita comune, una moglie e quattro figli. Stefano, è molto conosciuto in città, da ragazzo era campione di sci, è stato anche nelle Fiamme oro, una potenza nello slalom gigante e poi è diventato maestro di sci ed ha allenato i giovani fino al 2013.

A maggio del 2013 avverte un forte mal di testa che non passa. Decide di andare al pronto soccorso e dopo una TAC e una risonanza scopre di avere una lesione di 3 cm nell’emisfero destro. Viene operato al reparto di neurochirurgia nel locale ospedale dal Dott. Andreas Schwarz. L’operazione va bene ma l’esame istologico rivela che si tratta di un glioblastoma multiforme di quarto grado per il quale non ci sono cure ma solo un’aspettativa di vita di 15 mesi.

Stefano non si abbatte e con l’aiuto della sua forza d’animo e il supporto della famiglia e degli amici continua le cure seguendo il protocollo Stupp, il protocollo standard di cura per i gliomi di alto grado. Dopo qualche mese, a una visita di controllo, incontra una conoscente affetta dalla stessa patologia. La conoscente non è molto fortunata e perde la sua battaglia con il glioblastoma 14 mesi dopo la sua operazione, un anno e mezzo dopo l’operazione di Stefano. La notizia sconvolge Stefano che cerca tutti i modi per non abbattersi, dall’ascolto della musica ad alto volume mentre guida, continuando a lavorare come agente di commercio, all’esercizio mentale con i calcoli matematici.

A Novembre 2014, Stefano si ritrova diverso. Perfettamente sano ma con una incredibile propensione per i calcoli matematici estremi e immediate radici quadrate ed al cubo di numeri più che complessi. I medici la chiamano sindrome di Savantismo (dal francese sapiente) acquisito, a tutt’oggi nel mondo i casi riconosciuti sono una quarantina, il più famoso quello di Kim Peek che ha ispirato il famoso film Rain Man.
Inutile dire che prima Stefano non possedeva queste capacità, ha studiato ragioneria ed era un normale studente. La diagnosi di Savantismo acquisito è stata avanzata dal Dott. Enzo Di Spazio, medico iridologo di Bolzano.

Dell’incredibile storia di Stefano hanno parlato diversi giornali e Stefano ha anche trovato la forza di scrivere un libro.

Ho parlato da poco con Stefano. Le risonanze di controllo continuano ad essere pulite. Stefano è un sopravvissuto di 7 anni da un glioblastoma multiforme. Stefano è stato trattato secondo il protocollo Stupp, quindi secondo la terapia standard. Le capacità cognitive di Stefano non solo non si sono degradate come conseguenza della terapia ma sono state addirittura potenziate e Stefano è diventato genio matematico.

Le immagini che seguono rappresentano la lesione di Stefano prima dell’operazione e una risonanza con liquido di contrasto effettuata su Stefano, mentre esegue i calcoli matematici, che evidenzia le isole di genio che caratterizzano lo stato di Savantismo.

Il glioblastoma di Stefano
Il glioblastoma di Stefano
Il Savantismo di Stefano
Il Savantismo di Stefano

Non sappiamo al momento spiegare cosa sia successo. Può essere che Stefano sia stato solo fortunato e che l’operazione chirurgica sia stata capace di rimuovere tutte le cellule tumorali. Il Savantismo potrebbe addirittura essere una conseguenza del continuo esercitarsi con i calcoli per non pensare al suo tumore. Potrebbe invece essere che la defusione cognitiva provocata dal suo esercitarsi nei calcoli sia in grado di neutralizzare i pensieri negativi sottraendo energie al tumore. Difficile a dirsi ma certamente la sua storia ci insegna che un approccio positivo, per quanto difficile è possibile e certamente aiuta a combattere il più terribile dei tumori cerebrali.