La Storia di Claudio e della sua lotta contro il Glioblastoma

6 Febbraio 2021 57 di Roberto Pugliese

Oggi è il 6 Febbraio ed Emanuele avrebbe compiuto 23 anni. Oggi Claudio mi ha raccontato la sua storia che vi riporto qui di seguito. Leggere questa storia mi fa stare bene perchè è quella di una persona che ha sconfitto il glioblastoma e può dare speranza e forza a tanti di voi che stanno combattendo contro questa patologia.

Sono Claudio, sono nato ad aprile 1973 e faccio il venditore ambulante, magari mi avrete incontrato in qualche piazza della vostra città e non avrete imaginato che dietro al mio volto si celava questa storia.

Era il 30 settembre 2016 e stavo andando a prendere mia figlia a scuola. Affrontando una rotonda, all’improvviso mi sono trovato davanti un veicolo che apparentemente viaggiava in senso contrario, sono riuscito a frenare bruscamente evitando l’incidente ma non ricordavo cosa era successo … come se avessi avuto un momento di blackout, un vuoto di memoria …

Mia figlia mi chiedeva cosa era successo ed io non sapevo che dire. Rientrato a casa ne ho parlato con mia moglie Serena e lei molto preoccupata mi ha accompagnato al pronto soccorso dell’Ospedale di Careggi. Sono stato subito dimesso con la diagnosi di amnesia globale transitoria, con la prescrizione di assumere 1 compressa di zanax. Serena non era soddisfatta così abbiamo insistito per farci prescrivere dal nostro medico di famiglia una TAC al cervello. Il 6 ottobre siamo andati a fare l’esame e il radiologo ci ha subito invitati ad andare al pronto soccorso. Da li sono stato subito ricoverato con al reparto di neurochirurgia al CTO di Firenze diretto da Franco Ammanati ed il 10 ottobre sono stato operato dal Prof. Lorenzo Bordi. Si trattava di un glioblastoma multiforme.

Il 14 dicembre ho iniziato chemioterapia con temozolomide e radioterapia radioterapia con tecnica RapidArc o VMAT (Volumetric Modulated Arc Therapy) che è una sofisticata tecnica radioterapica molto precisa ed accurata, efficace sul tumore e non invasiva sui tessuti sani. La lesione frontale sinistra è stata trattata con una dose totale frazionata di 60gy in 30 frazioni da 2 gy. Il trattamento è stato guidato da una ConeBeamTC acquisita prima della seduta di trattamento e calibrata con la TC di centraggio. Ho tollerato molto bene il trattamento e da li ho iniziato a sottopormi a risonanze con mezzo di contrasto ogni 3 mesi. Ringrazio anche l’oncologa Dott.ssa Scoccianti che mi ha seguito con la chemioterapia.

Le cose sono andate bene. Ricordo che dopo l’operazione non capivo piu’  niente,  non ricordavo le cose che mi accadevano. I medici mi dicevano che dopo qualche mese questi disturbi se ne sarebbero andati. E così è stato. Ho passato un periodo difficile con mia moglie e mia figlia che era spaventata e non sapeva quello che stava succedendo al suo papà. Sono anche stato seguito da uno psico-oncologo perchè dopo aver letto cos’era il glioblastoma non riuscivo a gestire doloro e preoccupazioni. Oggi sto bene e mi rendo conto di essere stato fortunato. Ho deciso quindi di condividere la mia storia per dare a tutti una speranza!

Sono contento di avere riportato la storia di Claudio perchè come la storia di Cristina è una storia Italiana. Spesso le storie di sopravvissuti sono ambientate in altri paesi. Sono storie importanti ma molti di voi poi immaginano che in Italia sia diverso. Ebbene, anche in Italia ci sono diversi sopravvissuti. Forza quindi, continuiamo a combattere!