Novità della Ricerca sul Glioblastoma nel Primo Bimestre 2022

Questo è il tredicesimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme. Sono felice di scriverlo oggi che è l’8 Marzo e si festeggia la festa della Donna. Approfitto quindi per abbracciare virtualmente tutte le donne che combattono con il glioblastoma o assistono pazienti affetti da glioblastoma.
Di seguito le notizie che abbiamo ritenuto più significative. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.

Efficacy and safety of bevacizumab combined with other therapeutic regimens for treatment of recurrent glioblastoma: A network meta-analysis 
Il Bevacizumab (Avastin) è un trattamento approvato dalla FDA per il glioblastoma, che inibisce il VEGF (fattore di crescita endoteliale vascolare). Di per sé, per i glioblastomi, non ha aumentato la sopravvivenza globale, ma ha fornito una maggiore sopravvivenza libera da progressione. Si pensa che combinarlo con altri farmaci sia più razionale che usarlo da solo se lo scopo è allungare la vita. Questo studio esamina la letteratura scientifica e riporta quali combinazioni hanno fatto meglio. Sfortunatamente, la migliore combinazione è stata Bevacizumab più Rindopepimut. Il Rindopepimut purtroppo non è più disponibile. È un vaccino terapeutico contro l’EGFRvIII. Ha funzionato molto bene nei primi studi, ma in un ampio studio randomizzato non è andato meglio del gruppo di controllo. Entrambi i gruppi avevano ottenuto risultati migliori dei dati storici, ma il modo in cui è stato progettato lo studio ha portato a un fallimento dello stesso e l’azienda ha deciso di non continuare la produzione del farmaco.

Results of a post hoc analysis of the EF-14 study showed Optune + TMZ was associated with increased median OS vs TMZ alone in patients ineligible for surgical resection
In questi studi sono stati analizzati i risultati del grande studio clinico EF-14 per pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi che sono stati trattati con il dispositivo Optune e Temozolomide. I pazienti sono stati divisi in 3 gruppi, quelli che hanno fatto solo la biopsia, quelli con resezione parziale e quelli con resezione totale del tumore. In tutti e 3 i gruppi c’era stato un significativo vantaggio di sopravvivenza utilizzando il dispositivo Optune. Per i pazienti con la solo biopsia, la sopravvivenza media con l’Optune è stata di 16,5 mesi rispetto agli 11,5 mesi senza l’Optune.
Per i pazienti con una resezione parziale, la prospettiva è stat leggermente migliore, 21,4 mesi con l’Optune contro i 15,1 mesi senza l’Optune. Infine, per i pazienti che hanno ottenuto una resezione completa, la sopravvivenza mediana con l’Optune è stata di 22,6 mesi contro 18,5 senza l’Optune.

Tumour treating fields in glioblastoma: is the treatment tolerable, effective, and practical in UK patients?
Questo è uno studio interessante. In UK non si sono fidati dello studio EF-14 Optune, che ha arruolato circa 700 pazienti. Lo studio è stato ripetuto in un piccolo gruppo di 9 pazienti (del peggior gruppo prognostico) e hanno avuto ottenuto lo stesso risultato. Spesso studi fatti in US sono ripetuti in Europa il è un vero spreco. Probabilmente il senso di questi studi è trovare delle ragioni per non utilizzare questo trattamento che è molto costoso. Anche in Italia al momento l’Optune non è parte del trattamento standard. Un vero peccato perchè anche pochi mesi di sopravvivenza in più possono essere importanti perchè nel frattempo possono uscire nuovi trattamenti che combinati alla terapia standard possono fornire nuove speranze.

Non vi sono altre novità di rilievo. Molta ricerca in fase pre-clinica che per scelta editoriale non riportiamo. Un in bocca al lupo di cuore a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!