Editoriale e Novità della Ricerca nell’ultimo Bimestre 2023

Questo è il ventitreesimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme. 
Stavo rileggendo l’articolo editoriale dello scorso anno (Glioblastoma.IT 2022). La candela in ricordo di Emanuele è ancora sempre accesa. Questa candela quindi continui a essere un simbolo, un simbolo di speranza per tutti i malati di glioblastoma multiforme e i loro cari.

Una Candela di Speranza per i pazienti affetti da Glioblastoma Multiforme e i loro cari.

Ripensavo a quanto abbiamo fatto nel corso del 2023. La prima cosa che ho notato è che a fine 2022 il numero di utenti del sito, come riportato anche nell’editoriale di quel tempo, era 196000. Oggi siamo a oltre 300000, ancora una crescita esponenziale. Quest’anno siamo riusciti ad organizzare 6 videoconferenze che sono state seguite mediamente da 600 persone tra diretta e differita con picchi di oltre 1500 persone. Gliobot, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale sta funzionando bene ed è molto utilizzato grazie anche alla possibilità di ottenere l’elenco delle sperimentazioni cliniche attive e dei centri specializzati, ma non solo. Se non lo avete ancora fatto provate ad utilizzarlo. Viene aggiornato costantemente. Glioblastoma Navigator ha raccolto diversi utenti ma non abbastanza ed è attualmente in fase di revisione per migliorarne l’usabilità. Non è escluso che Gliobot e Glioblastoma Navigator alla fine diventino un unico sistema o meglio Gliobot venga incluso come servizio di Glioblastoma Navigator. Per RMN.ai invece siamo ancora in attesa di finanziamenti per farlo crescere renderlo utilizzabile da tutti. Verrà incluso anche questo come uno dei servizi di Glioblastoma Navigator ma al momento sarà accessibile ai soli specialisti perchè richiede la comprensione delle diverse sequenze che si utilizzano nelle risonanze. Ringrazio di cuore tutti i volontari e anche tutti i pazienti e i loro caregiver per il continuo incoraggiamento.

Di seguito le notizie che abbiamo ritenuto più significative. Non sono molte per la verità. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.

Ganciclovir as a potential treatment for glioma: a systematic review and meta-analysis
Recentemente il ganciclovir, un farmaco antivirale contro il cytomegalovirus (CMV), che secondo molti è una delle possibili cause del glioblastoma o per lo meno contribuisce alla sua crescita, è stato proposto come possibile trattamento per il glioblastoma. Tuttavia, gli studi clinici hanno mostrato risultati contrastanti. Per valutare l’efficacia del ganciclovir nel trattamento del glioma, è stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi, esaminando studi fino al 30 marzo 2023. Sono stati inclusi cinque studi controllati randomizzati con 606 pazienti affetti da glioma di alto grado. Anche questo è un modo di fare ricerca, analizzare e combinare i risultati di diversi studi. I risultati di questa analisi hanno mostrato che il ganciclovir migliora i tassi di sopravvivenza a 2 e 4 anni, nonché la sopravvivenza complessiva, rispetto al gruppo di controllo. Questa meta-analisi indica che il ganciclovir migliora significativamente la prognosi dei pazienti con glioma.

Northwest Biotherapeutics Announces That A Marketing Authorization Application Has Been Submitted To The UK MHRA For DCVax®-L For Glioblastoma
La Northwest Biotherapeutics ha presentato all’MHRA del Regno Unito la richiesta di autorizzazione all’uso del DCVax®-L per il glioblastoma (GBM) di nuova diagnosi e ricorrente. Questa domanda, che arriva dopo oltre 20 anni di ricerca e segue l’analoga sottoposta alla FDA negli US, prevede la procedura di revisione rapida, ossia in 150 giorni. Il trial internazionale di Fase III di NW Bio ha dimostrato che DCVax-L ha esteso significativamente la sopravvivenza mediana sia nei pazienti con GBM di nuova diagnosi che in quelli con GBM ricorrente rispetto ai controlli esterni. Il trial ha inoltre indicato una percentuale più che raddoppiata di pazienti sopravvissuti a 5 anni nei casi di nuova diagnosi e a 3 anni nei casi di tumore ricorrente. La terapia prevede il prelievo di alcuni grammi di tumore fresco e questa è probabilmente l’unico aspetto che ne rende complessa l’applicazione.

Questo è tutto per questo numero sulle novità della ricerca. Un in bocca al lupo di cuore e un sincero augurio a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!