Il Care Metabolic Protocol, combinazione sinergica di farmaci a bersaglio metabolico come terapia aggiuntiva per combattere il Glioblastoma Multiforme
Attualmente, circa 2000 farmaci hanno ricevuto l’approvazione da varie agenzie in tutto il mondo. La maggior parte di questi farmaci rientrano nella categoria delle piccole molecole (<900 dalton) e come tali presentano un alto grado di pleiotropia, modulando così più di un percorso all’interno della cellula. Questo si traduce in media circa 6 bersagli molecolarmente rilevanti per farmaco. La semplice aritmetica rivela che il numero di indicazioni approvate dalla FDA per farmaco non riflette l’opportunità quantitativa che esiste nell’attuale farmacopea. Ciò che questo significa, in breve, è che c’è molto potenziale non realizzato all’interno del nostro pool di farmaci esistente. Occasionalmente, un “fuori target” clinicamente rilevante emerge casualmente, dando al produttore l’opportunità di “Riutilizzare” il farmaco per la nuova indicazione osservata.
Un caso famoso Caso è quello del Viagra® che proviene da uno studio di fase 1 sul nuovo promettente composto di Pfizer etichettato UK-92.480 per l’angina. Il composto non è riuscito ad alleviare l’angina, ma nel paziente è apparso inequivocabilmente un interessante effetto diverso fuori bersaglio.
Di fatto tuttavia esiste un bias verso le novità e in effetti le aziende farmaceutiche e gli accademici sono ricompensati per l’innovazione e quindi per inventare nuovi farmaci, anche se spesso, dopo l’entusiasmo iniziale per gli effetti in laboratorio di una nuova molecola, la sua utilità clinica finale, che si raggiunge solo dopo un lungo percorso può essere deludente. È importante si consideri quante opportunità si perdono per la frenetica ricerca delle ultime novità senza sfruttare appieno ciò di cui già disponiamo.
La scoperta di effetti off-target da vecchi farmaci è la parte facile: tradurre l’effetto in operatività clinica, tuttavia, si è dimostrato straordinariamente difficile. Una volta che un farmaco non è più brevettato non vi è alcun incentivo finanziario per un’azienda farmaceutica a introdurlo attraverso prove necessarie per riutilizzarlo per una nuova indicazione. In effetti, non si fa quasi mai senza prima cambiare leggermente la composizione dei composti o il metodo di combinazione dei composti in modo da garantirne uno nuovo brevetto. Il costo semplicemente non potrebbe mai essere recuperato, lasciando molti generici bloccati come “orfani finanziari”.
L’industria farmaceutica può preoccuparsi poco degli effetti off-target clinicamente rilevanti dei vecchi farmaci, ma il mondo accademico e le organizzazioni non profit hanno una storia di investimenti massicci per la ricerca negli effetti terapeutici da composti non brevettabili. Gli accademici sono alla continua ricerca di lead interessanti che hanno un’alta probabilità di essere finanziati e, una volta identificati, tendono ad accelerare la ricerca per raggiungere rapidamente il risultato.
Ad esempio, il farmaco per il diabete di tipo 2, la metformina, è stato scoperto avere attività antitumorale sui criceti nel 2001. Ciò ha portato a una serie di studi prospettici sulla popolazione che hanno dimostrato che i diabetici di tipo 2 trattati con metformina ricevono statisticamente meno frequentemente diagnosi di diversi tipi di cancro rispetto alla media della popolazione, e quando diagnosticati, tendono a rispondere meglio ai trattamenti e a vivere più a lungo. Tuttavia l’enorme archivio di dati che documentano la metformina, le statine e l’attività antitumorale di altri generici non è stato tradotto nella clinica in modo significativo. L’uso di farmaci generici riproposti per altre indicazioni cliniche manca sempre di uno studio di fase 3 randomizzato e controllato con placebo (RCT) necessario per la FDA per dare il timbro di approvazione per una nuova indicazione.
E si che sarebbero notevoli i vantaggi dell’uso di farmaci riproposti: prezzo, sicurezza (da una ricchezza di informazioni sulla farmacocinetica, dosaggio, e tossicità derivanti dall’uso a lungo termine) e la capacità di utilizzare più agenti contemporaneamente (poiché sono note le interazioni farmaco-farmaco e le sinergie farmaco-farmaco).
La combinazione di monoagenti è una strategia farmaceutica che storicamente ha dimostrato risultati di gran lunga superiori nel trattamento di malattie complesse. L’evoluzione del trattamento dell’HIV ancora oggi offre una lezione sul potere delle combinazioni progettate razionalmente, o terapie “cocktail”. La Care Oncology Clinic dopo aver considerate attentamente diversi dati che dimostrano l’attività antitumorale dei singoli agenti e, soprattutto, l’azione sinergica tra i composti, in modo da attaccare la cellula tumorale su più fronti, ha selezionato una combinazione di 4 farmaci generici con il miglior potenziale come trattamento aggiuntivo contro il cancro che ha denominato Care Metabolic Protocol ™ I quattro farmaci sono: Atorvastatina, metformina, doxiciclina e mebendazolo.
La figura seguente illustra sinteticamente l’effetto sinergico di questi farmaci.
Oltre ai dati che si riferiscono ai singoli farmaci utilizzati nel Care Metabolic Protocol ™, è stato raggiunto un risultato statisticamente significativo in uno studio clinico su 100 pazienti su GBM WHO grado IV, registrato come studio METRICS su clinicaltrials.gov. Secondo questo studio la sopravvivenza a due anni aumenta dal 26,5% con il protocollo standard di cura (chirurgia, radiazioni e temozolomide) al 60% quando il protocollo di Care viene utilizzato in aggiunta al protocollo standard.
Variabile considerata | Cura Palliativa | Standard-of-care ** | Standard-of-care + Protocollo COC * |
Sopravvivenza mediana dalla diagnosi | 3,0 mesi | 14,8 mesi | 26,9 mesi |
Sopravvivenza globale a 2 anni | 6,6% | 26,5% | 60,0% |
** Dati dal 2015 Public Health England
Per quanto riguarda la sicurezza, la metformina e l’atorvastatina sono due dei farmaci più prescritti al mondo. La doxiciclina è entrata in uso commerciale nel 1967 ed è stata prescritta a bambini e adolescenti per l’acne per periodi prolungati. Il mebendazolo, un farmaco molto sicuro, è entrato nell’uso clinico nel 1971 come antielmintico ed è ora venduto al banco in molti paesi. Inoltre questo probabile aumento della sopravvivenza globale non va a scapito della qualità della vita.
La disregolazione metabolica (effetto Warburg) è una delle più antiche proprietà conosciute della cellula cancerosa ed è una vulnerabilità sfruttabile. Le terapie metabolicamente mirate, sono ideali come terapie aggiuntive ad agenti citotossici, immunoterapie e terapie mirate per una serie di motivi: indeboliscono la cellula cancerosa in modo che sia più facile da uccidere e, aumentano i meccanismi interni ed esterni che facilitano l’apoptosi, mitigando così la morte delle cellule necrotiche, il carico di lisi tumorale e l’infiammazione. Il Care Metabolic Protocol ™ esercita il suo effetto terapeutico aggiuntivo, in generale, prendendo di mira il consumo disregolato di glucosio da parte delle cellule cancerose (20 volte quello di una cellula normale), la sovraregolazione epigenetica dei fattori apoptotici, la sottoregolazione dei fattori di trascrizione oncogeni, la stimolazione del sistema immunitario e altri meccanismi. In sintesi, l’utilizzo del protocollo Care Metabolic ™ sembra avere diversi vantaggi:
- Qualità della vita: il protocollo comprende farmaci riproposti con effetti collaterali minimi.
- Sicurezza: conoscenza consolidata di dosaggio, farmacocinetica, tossicità e interazioni dall’uso clinico a lungo termine.
- Mira alla disregolazione metabolica ubiquitaria: ideale per una terapia aggiuntiva.
- Fornisce un’opzione di trattamento per prevenire / ritardare le recidive.
Se siete arrivati fino a questo punto, spero di avervi fornito qualche utile informazione. Vi consiglio tuttavia di parlarne con l’equipe di medici che vi stanno seguendo o che stanno seguendo i vostri cari poiché l’opportunità di utilizzare un protocollo adiuvante di questo tipo dipende dal caso specifico ossia dal singolo paziente e dalle sue specifiche condizioni di salute.
Sono medico e mia moglie è affetta da GBM, operata in giugno 2020, radiotrattata ed adesso al 2ndo ciclo con tdm. Sono dell’idea che solo una combinazione di più farmaci possa essere efficace, invece anche qui da noi ( Udine ) fanno solo lo schema classico monofarmaco (protocollo di Stupp). Mia moglie fa anche un cocktail a base di Melatonina, CBD, 5 metoxitriptomina + fitofarmaci (magnolia , broswellia, loto) da circa 1 mese. Staremo a vedere se funziona. Io spero, perché il tumore avendo una struttura genica instabile va incontro a mutazioni e deve essere attaccato in vari punti contemporaneamente per essere bloccato. Ma di questo gli oncologi non ne vogliono sentire parlare, “perché non è dimostrato”.
Caro Gianpaolo, condivido il tuo punto di vista. Credo sia più facile e meno rischioso applicare un protocollo. Ma purtroppo per questo tipo di patologie bisogna fare qualcosa di più. L’approccio cocktail di farmaci in affiancamento al protocollo Stupp con la sola sostituzione del Temodal se il GBM è non mitilato e magari anche il dispositivo Optune sono quello che farei in questo momento se mi fosse diagnosticato un GBM. Speriamo anche che i 3 trials di fase III attualmente in corso diano esito positivo perchè alcuni di questi sono promettenti e fanno un uso avanzato dell’immunoterapia attraverso vaccini.
Mi piacerebbe scrivermi o sentirci per aiutarci a vicenda : pls mi scriva a nikitissima2014@fastwebnet.it Vivo la stessa situazione
Ciao Collega, sono un’urologa e a mio fratello è stato appena diagnosticato un glioblastoma di iv grado all’esame estemporaneo. Operato al Bellaria di Bologna, il commento del neurochirurgo è stato che da anni non vedeva un tumore così brutto e con alta componente necrotica. Siamo devastati. In attesa dell’esame isto- definitivo e dopo colloquio con gli oncologi, condivido la tua stessa impressione sui colleghi.. Purtroppo non ho fatto in tempo a sottoporre mio fratello a schema inclusa dieta chetogenica prima dell’intervento ma lo farò prima della rt. Alla rm post-op il residuo di malattia è del 5-10%. Gj chiedo a quale tipo di rt è stata sottoposta tua moglie..e ti chiedo anche se possiamo sentirci riguardo alla fitoterapia . Lavoro a Piacenza e solo pochi colleghi osano oncologia integrata. Solo chi sta passando attraverso tutto questo, sa cosa significa… Michela Pisani
Concordo..solo protocollo stupp. Mio fratello di 53 anni con stessa diagnosi. Vorrei confrontarmi con lei su terapia avendo contattato Oncologo integrato. Grazie
E quindi il cocktail di cui parli chi ve l’ha consigliato?
Cara Cristina,
dalla letteratura scientifica questo cocktail sembra efficace. Il problema come giustamente rilevi tu in un altro post è trovare qualcuno in Italia che segue il paziente in questo periodo di pandemia. E’ tuttavia possibile suggerire al team che vi sta seguendo questo approccio in concomitanza con il protocollo STUPP fornendo la letteratura scientifica di riferimento.
Sono la mamma di una ragazza di 19 anni affetta da questa malattia da novembre 2020, operata e finito primo ciclo di protocollo.
Siamo di Torino è stati già al BESTA, all humanitas di Rozzano e siamo in attesa di sapere se riusciranno ad inserirci in un programma sperimentale in quest’ultimo.
Ma come si fa a fare altre terapie se non troviamo chi ci segue, io non sono medico e non capisco niente. Sicuro non possiamo andare in Germania o in altri posti così lontani per farci seguire, visto il covid. E quindi a chi ci affidiamo?
Il cocktail che prende mia moglie me lo ha consigliato il dott. Lissoni Paolo. Lui visita a Milano presso IMBio (Istituto Med. Biologica). Per i fitofarmaci si ordinano su internet: Neuromed 1 cpr x 2 è a base di Boswellia e può sostituire il cortisone, poi c’è il Magnolmin 1 cpr al dì al mattino, quindi Loto Sorgente 1 cpr la sera per l’ansia. La melatonina 100 mg, il CBD 10 mg x2, la 5 metoxitriptomina 1 cpr, sono prodotti galenici fatti dietro prescrizione medica. Io non posso dire con certezza se funzionano ma vedo che mia moglie sopporta meglio la chemio. Fra pochi giorni inizierà il 5 ciclo di chemio. Vedremo alla fine del 6 ciclo la RM.
Grazie Gianpaolo, consiglio comunque a tutti di farsi prescrivere il cocktail e di evitare il fai da te. Ogni paziente è diverso.
Buongiorno Gianpaolo.
Come è andata la terapia oncologica integrata?
Mia madre non ha potuto accedere alle radio e alla chemio poichè prenderebbe solo gli effetti collaterali.
Purtroppo è allettata e soporosa, talvolta entra in stato comatoso.
Ho contatto il Prof. LISSONI per valutare l’applicabilità della terapia naturale, mi ha suggerito 50 mg di melatonina e 10 mg di CBD.
Grazie
Scusa Gianpaolo potresti indicarmi il sito internet per ordinarli? Grazie
Buongiorno, a Torino seguiamo il dott Soffietti. A mia moglie ha prescritto Avastin e se serve fotemustina.
potete fornire la letturara scientifica a supporto dell’efficacia di questo mix di farmaci cosi da fornirla all’oncologo di riferimento