La storia di Ben Williams

2 Novembre 2019 0 di Roberto Pugliese

All’età di 50 anni, ho subito un intervento chirurgico per un glioblastoma multiforme il 31 marzo 1995, dopo una risonanza magnetica conseguente al ricovero al pronto soccorso del giorno prima. Il tumore si trovava nella mia corteccia parietale destra ed era molto grande (era di circa 180cc e descritto come “delle dimensioni di una grande arancia”). Il mio neurochirurgo in seguito mi disse che sarei morto entro due settimane senza l’intervento chirurgico.

Durante i primi due mesi dopo la mia diagnosi, ho trascorso molte ore su Internet e nella biblioteca della nostra scuola di medicina, imparando tutto ciò che potevo sulle possibili opzioni di trattamento. Inizialmente avevo letto della terapia di cattura dei neutroni di boro, della terapia genica e degli anticorpi monoclonali caricati di radiazioni che sembravano molto più promettenti del trattamento convenzionale, ma alla fine non li ho provati sulla base di probabili effetti collaterali e problemi di vario genere. Ho quindi optato per la chemioterapia convenzionale, ma in combinazione con altri agenti che sembravano migliorare l’efficacia della stessa.

Tutte le mie scansioni MRI successive alla chemioterapia non presentavano segni del tumore. Durante il mio primo anno di trattamento ho aggiunto vari integratori alimentari che possono essere ottenuti nella maggior parte dei negozi di alimenti naturali. L’ispirazione per i vari trattamenti e prodotti alimentari coadiuvanti che ho utilizzato è venuta da diverse fonti. Gran parte derivava dalle mie ricerche su Medline, e a volte dopo avere sentito parlare di un trattamento da parte dei partecipanti a un gruppo di supporto online. Ho anche trovato la pagina web della Fondazione Musella come fonte preziosa di informazioni.

La mia filosofia terapeutica è stata molto simile all’approccio terapeutico sviluppato per l’AIDS. Sia l’HIV che il cancro coinvolgono entità biologiche che mutano a ritmi elevati, quindi a meno che un trattamento non sia quasi istantaneamente efficace, la dinamica dell’evoluzione creerà nuove forme resistenti a qualunque trattamento. Tuttavia, se vengono utilizzati contemporaneamente diversi trattamenti (anziché in modo sequenziale come solitamente avviene), ogni mutazione ha una probabilità inferiore di avere successo.

Una seconda caratteristica della mia filosofia di trattamento è che qualsiasi trattamento di successo dovrà essere di natura sistemica, poiché è impossibile identificare tutte le estensioni di un tumore penetrante nel tessuto sano.

Ben Williams, un sopravvissuto di glioblastoma da 24 anni, è l’autore del libro Surviving Terminal Cancer del 2002: studi clinici, cocktail di farmaci e altri trattamenti di cui il tuo oncologo non ti parlerà. Sul sito web virtualtrials.com, ha pubblicato vari aggiornamenti di questo libro e un aggiornamento del 2017 del lungo rapporto intitolato “Opzioni terapeutiche per i gliomi maligni”. Per accedere a queste importanti fonti, visitate il sito: https://virtualtrials.org/williams.cfm.