Lo studio clinico Regoma 2

Ricevo spesso richieste di informazioni da parte di pazienti e caregiver che mi chiedono dove trovare gli studi clinici attivi. Come sapete in questo sito web e’ attivo un chatbot che e’ integrato con il database delle sperimentazioni cliniche che fornisce questo tipo di risposte ma l’elenco e’ anche disponibile nell’articolo “Studi clinici sul glioblastoma …“. Selezionando il link in fondo all’articolo si ottiene l’elenco aggiornato. Queste informazioni sono importanti perchè si sa che chi partecipa agli studi clinici e’ seguito meglio e mediamente ottiene risultati migliori a prescindere dall’esito dello studio.

Questa settimana mi ha colpito l’annuncio dell’avvio dello studio clinico “Regoma 2” allo IOV di Padova.

L’annuncio mi ha colpito perchè si tratta di un nuovo approccio terapeutico che subito dopo l’atto chirurgico attacca il glioblastoma in modo combinato ossia attraverso l’uso di Regorafenib, chemioterapia e radioterapia senza aspettare che la malattia vada in progressione.

Molte delle sperimentazioni cliniche infatti partono come terapia di seconda linea ossia si attende che la malattia vada in progressione o ci sia una ricorrenza e in genere quando questo accade il tempo che rimane e’ inferiore e le condizioni del paziente sono peggiori per cui anche la possibilità di successo. La terapia quindi è di prima linea ed attacca il glioblastoma in modo sinergico ossia attraverso un cocktail di trattamenti. I pazienti si possono arruolare già da questa settimana e i requisiti sono che si tratta di prima linea ossia subito dopo l’intervento chirurgico e che il paziente sia in buone condizioni.

Lo studio segue il precedente “Regoma 1” che ha dimostrato prolungare la sopravvivenza di pazienti con recidiva di glioblastoma utilizzando il Regorafenib, farmaco che agisce riducendo la vascolarizzazione e la proliferazione delle cellule tumorali attraverso l’inibizione di specifiche alterazioni molecolari presenti nelle cellule tumorali, ed e’ stato inserito nelle linee guida italiane AIOM 2021 e americane NCCN 2021 come possibile trattamento per il glioblastoma ricorrente.

Lo studio Regoma 2, più specificatamente “Studio di fase I per valutare la tollerabilità della combinazione Regorafenib e Temozolomide con o senza radioterapia in pazienti con nuova diagnosi di glioblastoma” e’ guidato dallo IOV di Padova e vede anche la partecipazione dell’Istituto Humanitas di Milano e l’Università di Torino. Si tratta di uno studio no-profit per la realizzazione del quale verranno arruolati inizialmente 36 pazienti.

La speranza e’ che il nuovo trattamento che gioca d’anticipo e propone una nuova combinazione di farmaci possa essere efficace evitando che la malattia vada in progressione e diventi più resistente ai trattamenti.