Novità della Ricerca nel Quarto Bimestre 2023

Puntuale come al solito, questo è il ventiduesimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme. 
Di seguito le notizie che abbiamo ritenuto più significative. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.

Prognostic survival biomarkers of tumor-fused dendritic cell vaccine therapy in patients with newly diagnosed glioblastoma
I risultati di questo studio sono interessanti. Anche nei pazienti con glioblastoma IDH wild-type e MGMT non metilato, che in genere indica una prognosi peggiore, il tasso di sopravvivenza a cinque anni ha raggiunto un incoraggiante 33%. Tuttavia, questo studio ha un potenziale significativo perchè mira a capire quale è il tipo di paziente in cui queste terapie sono efficaci. L’età avanzata e il punteggio Karnofsky pre e post-operatorio sono significativamente correlati alla sopravvivenza. La bassa espressione di HLA-A e la mancanza di mutazioni CCDC88A, KRT4, TACC2 e TONSL nelle cellule tumorali sono correlate con una prognosi migliore. È importante notare che questi risultati si basano su ricerche in fase iniziale con un numero limitato di pazienti, quindi è necessario prestare attenzione prima di trarre conclusioni definitive. Questi studi sono tuttavia molto importanti perchè alla fine ci forniscono un ulteriore tassello per capire come personalizzare le terapie.

IL4R-Targeting Toxin MDNA55 Yields Promising OS in Recurrent Glioblastoma
Notevoli risultati ottenuti con una singola iniezione di questa tossina su pazienti con glioblastoma ricorrente non operabile. Il recettore dell’interleuchina 4 (IL4R) mirato alla tossina MDNA55 ha ottenuto in modo tollerabile il controllo del tumore ed esteso la sopravvivenza in un gruppo di pazienti con glioblastoma, IDH wild-type, non operabile, recidivante. Nella popolazione considerata (n = 47), la sopravvivenza globale mediana (OS) è stata di 10,2 mesi. I tassi di OS a 12 mesi sono stati del 43%.

NOX-A12 Plus Radiotherapy and Bevacizumab Produces Responses in Previously Untreated Glioblastoma
Si tratta dei primi risultati su un piccolo numero di pazienti, ma i risultati sono molto buoni. La terapia consiste nell’aggiunta dell’inibitore CXCL12 inhibitor (NOX-A12) allo standard di cura (SOC) che consiste nella radioterapia e al bevacizumab (Avastin). Sono stati considerati pazienti di nuova diagnosi con MGMT non metilato che non avevano subito una resezione completa e quindi avevano fatto solo una biopsia o un debulking (asportazione parziale). Questo è il sottogruppo peggiore del glioblastoma e ahimè era anche il gruppo in cui si è trovato Emanuele. Dei 6 pazienti coinvolti, 5 su 6 sono vivi al 15° mese, 1 ha avuto una risposta completa, 2 hanno avuto una risposta del 99% e 2 ha avuto una risposta parziale duratura! È molto raro vedere una risposta completa o una risposta del 99% nei pazienti con MGMT non metilato. Lo studio è ancora in corso e vale la pena prenderlo in seria considerazione.

United States Food and Drug Administration (FDA) Authorizes Phase 2 Study of DB107 In Promising Turn-Around of Targeted Treatment to Treat Newly Diagnosed High Grade Glioma
Anche questo studio è molto intelligente e ci fa capire la tendenza a rendere le terapie più mirate. Hanno esaminato gli studi falliti in cui alcuni pazienti hanno avuto buoni risultati e capiscono perché hanno fallito e quali pazienti ne hanno tratto beneficio. Quindi eseguono la sperimentazione solo su quei pazienti che si prevede avranno un buon risultato. Prenderanno il Toca511 e il TocaFC (ora chiamato DB107) e avviano una sperimentazione solo per le persone con il biomarcatore corretto. Le prove originali del Toca511 sembravano molto buone. Tuttavia, lo studio randomizzato di fase 3 è fallito. Ora sanno quali biomarcatori hanno avuto successo. Lo studio quindi non aveva aiutato il paziente medio, ma una lunga coda di persone che avevano questo biomarcatore! Ci si muove anche qui verso una terapia personalizzata.

Perlmutter Cancer Center Enrolls First Participant in Study of Noninvasive Treatment of Glioblastoma
Si tratta di un altro trial tra i diversi in competizione per la terapia Sonodinamica. In pratica si inietta il 5-ALA che va a depositarsi sulle cellule tumorali e solo in quelle. Poi si attivano gli ultrasuoni che fanno vibrare quelle cellule fino ad ucciderle. È una terapia molto interessante non invasiva e mirata. C’è da augurarsi che queste sperimentazioni cliniche abbiano successo e diventino un’altro tassello da utilizzare per vincere il glioblastoma.

Northwest Biotherapeutics Announces Completion of Prerequisites, and Plans for Submission of Marketing Authorization Application
Questa è una notizia che aspettavo da tempo. La Northwest Bio ha annunciato l’intenzione di richiedere l’approvazione del DCVax entro il prossimo mese. Si prevede che il processo di approvazione durerà circa 150 giorni lavorativi. Dopo vari e annunci e critiche sul modo di raccogliere i dati della sperimentazione di fase 3 finalmente tutti i dubbi sono stati sciolti e i dati contestati ricalcolati. DCVax è un vaccino a base di cellule dendritiche personalizzato in base allo specifico tumore del paziente. Per creare il vaccino è necessario un campione del tumore. I risultati di un ampio studio di Fase 3 sono stati molto promettenti e i dati preliminari degli studi in corso che coinvolgono terapie combinate sembrano ancora migliori. Una volta approvata la terapia diventerà parte del nuovo standard di cura negli US. Quando questa terapia diventerà standard di cura in Europa e in Italia non lo sappiamo ancora ma personalmente spero presto. Il costo della terapia in uso compassionevole che per ora si può fare solo un UK è veramente notevole ed è difficilmente applicabile poichè spesso non si dispone di un campione fresco del tumore dal quale sviluppare il vaccino.

Questo è tutto per questo numero sulle novità della ricerca. Ricordatevi di registrarvi ed inserire il vostro profilo paziente in Glioblastoma Navigator, il sistema è attivo e sono stati preparati due video tutorial. Un Video Tutorial per Pazienti e Caregiver e un Video Tutorial per Specialisti (Medici e Ricercatori).

Se il numero di iscritti non arriverà presto ad un migliaio dovremo considerare il progetto fallito e quindi vanificare tutti gli sforzi fino ad ora impiegati per svilupparlo. In questo articolo faccio il punto sul progetto e chiedo un feedback per capire come raggiungere più pazienti. Vi chiedo di leggerlo ed inviarmi suggerimenti utili.
Un in bocca al lupo di cuore e un sincero augurio a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!