Coniugati farmaco-anticorpo e farmaco-proteina per Combattere il Glioblastoma Multiforme

12 Marzo 2021 0 di Roberto Pugliese

Eccoci qui al tredicesimo episodio del progetto di traduzione della guida di Ben Williams sulle opzioni di trattamento per il Glioblastoma Multiforme. Si tratta del capitolo 9 della guida. Mi piacerebbe finire la traduzione della guida entro la fine di questo mese in modo da poter raggruppare tutti questi post in un unica pubblicazione che sarà scaricabile anche da questo sito web. In questo episodio si parla di coniugati farmaco-anticorpo (ABT-414) e farmaco-proteina (MDNA55). Il consiglio è ancora quello di utilizzare queste informazioni per discuterne con l’equipe medica che vi sta seguendo cui potete indicare anche i riferimenti ai lavori scientifici a supporto. 
Vi chiedo ancora una volta di aiutare la campagna di raccolta fondi Glioblastoma.it for CUSP-ND for Emanuele almeno condividendo il link in modo da passare la voce e sensibilizzare quante più persone possibile. Buona lettura!

ABT-414

ABT-414 è un coniugato farmaco-anticorpo mirato alle cellule che sovraesprimono EGFR. ABT-414 è costituito da un anticorpo (ABT-806) legato a una citotossina mirata ai microtubuli, chiamata monometil auristatina F. L’anticorpo si lega all’EGFR solo quando è nella conformazione attiva, mirando così selettivamente alle cellule tumorali che esprimono l’EGFR e riducendo al minimo gli effetti sul tessuto sano.
I risultati di sicurezza, determinazione della dose ed efficacia di uno studio multicentrico di fase 1 sono stati pubblicati alla fine del 2016 (361). Questo studio di fase 1 non richiedeva ai pazienti l’amplificazione dell’EGFR, e solo il 39% dei 38 pazienti presentava l’amplificazione dell’EGFR nei tumori. La tossicità all’occhio, in particolare una visione offuscata, è stato l’effetto collaterale più comune, verificatosi nell’89% dei 45 pazienti.
Nell’analisi esplorativa per l’attività antitumorale, la sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana per tutti i pazienti (n = 45) è stata di 6,1 mesi. La PFS mediana per tutti i pazienti con EGFR amplificato (n = 15) è stata di 5,9 mesi.
La sopravvivenza mediana libera da progressione osservata in questo studio non riflette un miglioramento rispetto ai trattamenti standard, sebbene gli autori avvertano che deve essere usata cautela nella valutazione dei parametri di efficacia in questo studio di fase I, date le dosi variabili somministrate, il numero di interruzioni di farmaco in studio a causa di tossicità, le piccole dimensioni del campione e numerosi fattori prognostici confondenti che possono contribuire alle misurazioni di PFS e OS osservate.

MDNA55

Il farmaco sperimentale di Medicenna MDNA55 è una fusione di una forma troncata di interleuchina 4 (IL-4) con l’esotossina A batterica di Pseudomonas. La tossina è attiva solo all’interno della cellula dopo l’assorbimento tramite i recettori dell’interleuchina 4 (IL-4R). Pertanto questa terapia si rivolge alle cellule con elevata espressione di IL-4R, che è comune nel tessuto tumorale e nelle cellule soppressorie derivate dai mieloidi, ma rara nel tessuto cerebrale normale, risparmiando così le cellule sane. Il farmaco viene infuso direttamente nel tumore tramite Convection Enhanced Delivery.
Dati preliminari rilasciati da Medicenna sul loro sito web mostrano che il farmaco ha un’efficacia sorprendente nelle sperimentazioni di fase iniziale per gliomi maligni ricorrenti. In uno studio, in cui 25 pazienti con glioblastoma ricorrente sono stati trattati con una singola infusione di MDNA55 e nessuna resezione, il tasso di risposta è stato del 56%, il tasso di risposta completa è stato del 20% e il tasso di risposta con stabilizzazione della malattia è stato del 68%. Questi tassi di risposta e di risposta completa sono tra i più alti riportati per il glioblastoma ricorrente, dove i tassi di risposta sono in genere inferiori al 20% e i tassi di risposta completa inferiori al 5%.

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(361) Reardon, David A., et al. “Efficacy and safety results of ABT-414 in combination with radiation and temozolomide in newly diagnosed glioblastoma.” Neuro-Oncology, 2016, doi:10.1093/neuonc/now257.

Bene! Spero che la lettura vi sia piaciuta, sono stato il più fedele possibile. A brevissimo il prossimo capitolo! A presto!